Le parole di Maria Grazia Colombo

Cari genitori, 
il 22 novembre 2012 è stata ospite, nella nostra Scuola, Maria Grazia Colombo.
E' stata una serata importante per vivere l'esperienza AGeSC in modo sempre più partecipe e per capire il senso dell'associazione stessa.
Le abbiamo chiesto una breve sintesi del suo intervento che vi proponiamo di seguito.

Alcuni pensieri e parole in libertà...


1) Scuola e famiglia quali luoghi privilegiati di relazioni.
Luoghi: cioè dove è possibile e si è aiutati a fare domande , condividere intuizioni, osservazioni. Oggi la fatica più grande tra adulti è quella di confrontarsi, guardare in viso l’altro, mettere sul tavolo le proprie ragioni e costruire un’alleanza.Pare che la preoccupazione più grande sia quella dell’organizzazione , del fare, mentre occorre imparare insieme a mettere in relazione un’operatività con delle idee per non ridurre il lavoro personale e associativo ad un fatto puramente organizzativo.Agesc, scuola e famiglia ambiti dove è possibile fare esperienza di rapporti vivi e creativi , avendo chiaro dove andare.


2) Avventura
Educare è un’avventura; occorre spirito di servizio e passione per l’uomo, per i genitori che incontriamo, per gli educatori, per tutta la scuola.  Lo spirito di servizio deve essere  sempre caratterizzato da una grande passione che ti porta a condividere associativamente la preoccupazione educativa di tanti genitori in una bellissima avventura. Non sai mai bene dove ti potrà portare, sai da dove parti , con chi, ma poi nel “viaggio” molte volte incontri esperienze e volti diversi che ti si affiancano, a volte per curiosità , a volte in modo anche conflittuale e poi scompaiono. Ma poi ritornano , sono genitori che riscoprono attraverso un’amicizia con te un bisogno educativo a volte nascosto, poco sentito ma presente. A quel punto il gioco è fatto e si condivide un lavoro educativo.


3) Appartenenza
Per affrontare la sfida educativa occorrono solide radici. E quali sono queste radici oggi ? La prima è l’affezione alla Chiesa, agli insegnamenti così puntuali e raffinati di Benedetto XVI e di tutto il magistero, una chiesa quindi che accoglie e indirizza tutta l’azione associativa. La seconda una fiducia grande nella famiglia come forma naturale di solidarietà sociale, luogo primario e privilegiato in cui la Tradizione viene conosciuta, trasmessa e verificata. Famiglia che si pone nella società civile come soggetto sociale  che interpella e viene interpellato.


4) Missionarietà
La nostra esperienza associativa e la stessa presenza nella scuola sono forme di volontariato e il volontariato è prezioso. La gratuità dei nostri gesti, del nostro operare rende la nostra esperienza  umana e associativa una missione di vita. In questo momento storico non si può essere tiepidi, occorro osare, ridare coraggio e speranza a tanti genitori smarriti. Occorre costruire unità anche se costa fatica, occorre tenerci, fare un lavoro personale e comunitario , occorre guardare avanti. 


Associativamente proponiamo un lavoro culturale che aiuti le famiglie a riappropriarsi con responsabilità del proprio compito educativo , famiglie con famiglie. Associazione, quindi, non intesa come sindacato ma luogo di elaborazione culturale, dove insieme per tentativi si possano produrre contributi critici e propositivi, esito di un pensiero ragionato e condiviso. Lassociazionismo, oggi, deve creare attorno a sé un movimento di interesse, fare proposte comprensibili che incuriosiscano i genitori, aiutandoli, oggi più che mai, a dare le ragioni delle scelte fatte o che si vorrebbero fare.

Come AGESC siamo convinti che se luomo è libero di scegliere, si muove la storia.



Maria Grazia Colombo
AGESC  e FORUM Assoc.Familiari