Cari genitori,
E' stata una serata importante per vivere l'esperienza AGeSC in modo sempre più partecipe e per capire il senso dell'associazione stessa.
Le abbiamo chiesto una breve sintesi del suo intervento che vi proponiamo di seguito.
Alcuni pensieri e parole
in libertà...
Maria Grazia Colombo
1) Scuola e
famiglia quali luoghi privilegiati di relazioni.
Luoghi: cioè dove è possibile e si è aiutati a fare domande , condividere intuizioni,
osservazioni. Oggi la fatica più grande tra adulti è quella di confrontarsi, guardare in viso l’altro, mettere sul tavolo le proprie ragioni
e costruire un’alleanza.Pare
che la preoccupazione più grande sia quella dell’organizzazione , del fare, mentre occorre
imparare insieme a mettere in relazione un’operatività con delle idee per non ridurre il lavoro personale e
associativo ad un fatto puramente organizzativo.Agesc, scuola e famiglia ambiti dove è possibile fare esperienza di rapporti vivi e
creativi , avendo chiaro dove andare.
2) Avventura
Educare è un’avventura; occorre spirito di servizio e
passione per l’uomo,
per i genitori che incontriamo, per gli educatori, per tutta la scuola. Lo spirito di servizio deve essere sempre caratterizzato da una grande passione
che ti porta a condividere associativamente la preoccupazione educativa di
tanti genitori in una bellissima avventura. Non sai mai bene dove ti potrà portare, sai da dove parti , con chi, ma poi
nel “viaggio” molte volte incontri esperienze e volti
diversi che ti si affiancano, a volte per curiosità , a volte in modo anche conflittuale e poi
scompaiono. Ma poi ritornano , sono genitori che riscoprono attraverso un’amicizia con te un bisogno educativo a volte
nascosto, poco sentito ma presente. A quel punto il gioco è fatto e si condivide un lavoro educativo.
3) Appartenenza
Per
affrontare la sfida educativa occorrono solide radici. E quali sono queste
radici oggi ? La prima è l’affezione alla Chiesa, agli insegnamenti così puntuali e raffinati di Benedetto XVI e di
tutto il magistero, una chiesa quindi che accoglie e indirizza tutta l’azione associativa. La seconda una fiducia
grande nella famiglia come forma naturale di solidarietà sociale, luogo primario e privilegiato in
cui la Tradizione viene conosciuta, trasmessa e verificata. Famiglia che si
pone nella società
civile come soggetto sociale che
interpella e viene interpellato.
4) Missionarietà
La nostra esperienza associativa e la stessa
presenza nella scuola sono forme di volontariato e il volontariato è prezioso. La gratuità dei nostri gesti, del nostro operare rende
la nostra esperienza umana e associativa
una missione di vita. In questo momento storico non si può essere tiepidi, occorro osare, ridare
coraggio e speranza a tanti genitori smarriti. Occorre costruire unità anche se costa fatica, occorre tenerci, fare
un lavoro personale e comunitario , occorre guardare avanti.
Associativamente
proponiamo un lavoro culturale che aiuti le famiglie a riappropriarsi con
responsabilità del
proprio compito educativo , famiglie con famiglie. Associazione, quindi, non
intesa come sindacato ma luogo di elaborazione culturale, dove insieme per
tentativi si possano produrre contributi critici e propositivi, esito di un
pensiero ragionato e condiviso. L’associazionismo, oggi, deve creare attorno a sé un
movimento di interesse, fare proposte comprensibili che incuriosiscano i
genitori, aiutandoli, oggi più che
mai, a dare le ragioni delle scelte fatte o che si vorrebbero fare.
Come AGESC siamo convinti
che se l’uomo
è
libero di scegliere, si muove la storia.
Maria Grazia Colombo
AGESC e FORUM Assoc.Familiari