Invito alla preghiera 18.03.20


18 marzo 2020
Carissimi genitori Agesc,

stiamo vivendo un momento difficile della nostra storia.

Immagino quanta fatica stiate impiegando anche voi, come me, nell’affrontare con serenità questo evento che ha cambiato il nostro agire quotidiano.

In questi giorni stiamo tutti obbedendo alle direttive che vengono disposte dal Governo e siamo costretti a vivere le fatiche didattiche dei nostri figli tra le mura domestiche che in questo tempo risultano, forse, un po’ “affollate”.

L’invito a rimanere a casa appare contemporaneamente valido in questo tempo quaresimale per riscoprire la bellezza della famiglia unita in preghiera.

Con questo pensiero trasmetto il link  della preghiera (Conferenza Episcopale Italiana in preghiera per il Paese) che la Chiesa italiana reciterà  domani, giovedì 19 Marzo, alle ore 21.00, nella solennità di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e Patrono di tutta la Chiesa.

I nostri vescovi, per questo momento di preghiera, suggeriscono di esporre alle finestre delle case un drappo bianco o una candela.

La rete televisiva TV 2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera.

Concludo con il pensiero affettuoso di don Renato Mion, nostro Assistente ecclesiastico nazionale:

“A tutti i papà e a tutte le famiglie,

Vi accompagni in questo momento difficile la protezione di S.Giuseppe, che è stato da Dio messo a capo della Famiglia di Nazareth. Lo sia, o lo diventi, anche della vostra famiglia, per vivere insieme a tante famiglie e a tutta la Chiesa, sparsa nel mondo intero, le preoccupazioni e le fatiche di questi giorni. Siano impreziosite e rafforzate dalla preghiera gli uni per gli altri in un’unica invocazione, aperta a Dio per il bene di tutti, attraverso l’intercessione di San Giuseppe.

E’ l'uomo giusto e fedele (Mt 1,19), che Dio ha posto a custode della sua casa. Sposo di Maria e padre putativo di Gesù, guida la Sacra Famiglia nella fuga e nel ritorno dall'Egitto. Le ha dato stabilità a Nazareth, da cui è poi partito Gesù per la sua missione di salvezza, oggi continuata dalla Chiesa. San Giuseppe ha avuto la fortuna di morire tra le braccia di Gesù. Preghiamolo per tutte le vittime del Coronavirus che muoiono nella solitudine. La misericordia di Dio le accolga nelle

Sue braccia perdonanti. A tutti noi il vincolo della preghiera ci faccia sentire un’unica famiglia, che sta riscoprendo inediti modi di comunicare e di amarci concretamente nella ristrettezza delle nostre case.

Vi ricorderò tutti nella S. Messa di ogni giorno.

Un caloroso abbraccio.

Vostro Don Renato.

 
Cordialmente

 Il Presidente Nazionale
Giancarlo Frare

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